Post

La scuola non è un parcheggio

Immagine
  Esiste un vocabolario dell’orrore che comprende una molteplicità di termini e locuzioni usati ma soprattutto abusati, a cui di solito l’interlocutore ricorre per dimostrare la propria appartenenza al mondo dei giusti, a quella categoria mistica di chi ha sempre ragione, di chi la sa più lunga, insomma, e ti spiega il mondo. Ne sono esempi i sostantivi stigma, kermesse, l’ormai nauseante resilienza di Rutter, verbi come “normalizzare” (per vincere il premio banalità preferibilmente usato in abbinamento con stigma, es. “bisogna normalizzare x contro lo stigma di y”) e tutto quell’insieme di inglesismi tipo cringe o boomer a cui di solito ricorrono solo cringe e boomer impegnati nel disperato tentativo di dimostrare di non essere cringe e boomer. Tra questi, l’immancabile “la scuola non è un parcheggio”, utilizzata come risposta universale a banali interrogativi quali: “se la materna chiude ai primi di giugno e io lavoro fino a metà agosto, dove lascio il bimbello?”. Ora, che la scu...

La violenza ostetrica

Immagine
“È violenza ostetrica l’appropriazione del corpo e dei processi riproduttivi della donna da parte del personale sanitario, che si esprime in un trattamento disumano, nell’abuso di medicalizzazione e nella patologizzazione di processi naturali avendo come conseguenza la perdita di autonomia e della capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità, incidendo negativamente sulla qualità della vita della donna”. La prima definizione giuridica di violenza ostetrica viene introdotta nel 2007 in Venezuela, nella Ley Orgánica sobre el Derecho de las Mujeres a una Vida Libre de Violenza . In seguito se ne sono occupati l’Onu, l’Oms e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. E in Italia? Nel nostro paese esiste una proposta di legge per introdurre il reato di violenza ostetrica e disciplinarne la fattispecie, ma è ferma in Parlamento dal 2016.  La giurisprudenza degli ultimi anni, comunque, si è espressa equiparando la violenza ostetrica al reato di violenza ...

Il fisico post gravidanza: quella sconosciuta allo specchio

Immagine
Avete presente quella sensazione di poter mangiare qualsiasi cosa senza ingrassare un etto? Ecco, neanch’io. Al liceo il mondo era diviso in due categorie di ragazze: quelle in grado di mandare giù qualsiasi schifezza con una mano mentre con l’altra si infilavano i jeans taglia 38, e io, che “il tuo viso è così particolare, e poi hai una personalità molto interessante”. La maternity edition di questo fenomeno è riconducibile alla convinzione per cui dopo il parto si perderanno 20 kg semplicemente allattando, a cui ne seguiranno altri 10 correndo su e giù dietro ai figli. E questo senza aver sofferto la fame neanche per un giorno; «Guarda, ti dico solo che ora sono più magra del periodo precedente la gravidanza» e «vedrai che allattando perderai tutti i kg accumulati in un attimo» erano alcune delle frasi che mi sentivo ripetere più spesso quando ero incinta. Così, sull’onda di un ritrovato entusiasmo, durante i mesi di gravidanza ho mangiato letteralmente senza ritegno. Pizza,...

La mia persona dell'anno

Immagine
Immagina un universo parallelo.  In questo universo parallelo esiste una casa con un ampio balcone; in questa casa abita una coppia; lei è accomodante e paziente, lui è privo di inquietudini, è quel tipo di persona che desidera esattamente ciò che ha. Discutono raramente, e quando accade è sempre per argomenti leggeri, come il film da vedere (molto spesso scelgono Interstellar).  Lei è una ragazza sempre attiva, ama ogni forma di sport; lui al ristorante sa sempre cosa vuole mangiare, non ha bisogno di consultare il menù e non impiega due ere geologiche a decidere cosa ordinare. Lei accoglie le difficoltà della vita con il sorriso sulle labbra, non è una persona sturm und drang, di quelle che trasformano la scelta di un divano in un film di Fritz Lang.  Lui ha modi pacati, non è mai impulsivo o irascibile. Lei è sicura di sé, non ha un mondo interno di piccole fragilità e insicurezze di cui prendersi cura; non si arrabbia mai per i suoi ritardi. Lui è coscienzioso, non si...

Canzoncine trucide

Immagine
Ah, le canzoncine per bambini... quelle dolci, antiche melodie, trasmesse di generazione in generazione e cantate gioiosamente dai nostri amati pargoli. Ancora, ancora. E ancora. E "ancora una volta dai mamma".  Una volta sulla spiaggia ho visto un bambino di 2-3 anni costringere i genitori a intonare sette volte consecutive "il coccodrillo come fa"; appena i due mostravano segni di cedimento, lui li richiamava all'ordine colpendoli con la paletta. Ma veniamo al punto: tra il duecentodecimo e la duecentoundicesimo "ancora mamma!" vi siete mai soffermati a riflettere sul testo? Io sì, e mi sono resa conto di un fatto alquanto misterioso (o forse, come vedremo alla fine, non così misterioso): molte canzoncine della nostra tradizione sono in realtà un vero e proprio condensato di violenza ;   risse, incendi dolosi, castelli distrutti, animali che fanno una brutta fine, befane che portano via i bambini. Una strage tale da far sembrare Criminal Minds un al...

Mamma artificiale

Immagine
Premesso che c'è sempre qualcuno che ha da ridire su come, quando, dove e per quanto una mamma allatta, sono dell'idea che le donne che scelgono il biberon siano vittime di una particolare forma di pregiudizio sociale che le identifica immediatamente come mamme di  serie b . Io stessa l'ho pensato più di una volta di me, quando ho scelto di non allattare; perché? Forse perché esiste una sottile ma sostanziale differenza tra sostegno all'allattamento al seno e fondamentalismo, ma non sempre chi si incontra in ospedale o altrove sembra esserne consapevole.  Del resto già durante il corso preparto che frequentavo sembrava di assistere alla propaganda comunista di Mao Zedong: video che mostravano neonati scalare il ventre materno e attaccarsi al seno da soli, ripetuti riferimenti alla naturalità del latte che ne illustravano le doti straordinarie (protegge dalle malattie, è digeribile, buono, perfetto, praticamente l’alimento più miracoloso dopo l’acqua di Lourdes), conti...

Sesso tra neogenitori: una mission impossible?

Immagine
Sicuramente ogni neo genitore avrà notato che nei primi mesi di vita del pargolo la vita sessuale non è esattamente un carnevale di Rio ; durante le prime settimane da mamma la mia personale idea di orgasmo era riuscire a dormire due ore di seguito.  Con il passare dei mesi e con il cambiamento di Cloe, che ha cominciato a dormire tutta la notte (per inciso, nel momento in cui sto scrivendo questo pezzo festeggiamo la terza notte in bianco), alcuni appetiti sono tornati; e non mi riferisco a quello per il cibo, che nel mio caso è sempre insaziabile.  Quando penso a come si concilia il sesso con la vita da genitori mi viene sempre in mente la scena di Harry ti presento Sally quando lei spiega che con l'ex fidanzato non volevano figli perché così erano liberi di fare l'amore in tutti gli angoli della casa, mattonelle della cucina comprese.  Ecco, riuscire a trovare un momento di intimità , per i genitori, è un'impresa che fa sembrare persino il buon vecchio letto un luogo...